Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Tecnico in organizzazioni e istituzioni nazionali, europee e internazionali
Sbocchi professionali:
- Organizzazioni governative europee e internazionali
- Organizzazioni internazionali non governative e organizzazioni del terzo settore che si occupano della promozione e tutela dei diritti umani, dell'ambiente e dello sviluppo
- Pubbliche amministrazioni nazionali, regionali e locali
- Imprese private, del privato sociale e non profit
- Cooperative e associazioni del terzo settore
- Centri per la gestione del fenomeno migratorio
- Centri operanti nella cooperazione allo sviluppo e alla pace.

Caratteristiche prova finale.

La prova finale consiste nella redazione e nella discussione pubblica dinanzi ad apposita Commissione di un elaborato scritto su un argomento riguardante gli ambiti disciplinari del Corso di Studio. Attraverso la prova finale, che costituisce il completamento del percorso formativo ampiamente descritto, lo studente potrà dimostrare la qualità del lavoro svolto, la maturità culturale, le conoscenze e le abilità acquisite.
La trattazione dovrà attestare, pertanto, la conoscenza della principale letteratura di riferimento, l'originalità del tema trattato e la capacità dello studente di inserirsi con maturità all'interno del dibattito sul tema individuato. La stessa trattazione sarà utile, infine, per accertare l'acquisizione degli strumenti adeguati nell'approfondimento delle analisi di settore.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Le conoscenze richieste per l'accesso sono coerenti con il decreto della Classe e sono verificate attraverso test d'ingresso TOLC-CISIA o equivalenti. Nel caso di mancato superamento della verifica saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso. In caso di mancato assolvimento degli OFA, lo studente sarà iscritto al primo anno ripetente".

Obiettivi formativi specifici.

Il Corso di Studio in Scienze politiche e delle relazioni internazionali ha come obiettivo specifico di offrire una formazione multidisciplinare di base in particolare nei seguenti ambiti scientifici: storico-politologico, giuridico-internazionalistico ed economico-sociale. Tutto ciò al fine di formare figure professionali dotate del necessario bagaglio culturale e delle competenze specifiche per operare sia nel contesto nazionale sia in quello sopranazionale. Figure in grado di svolgere, pertanto, attività di addetti e impiegati nelle organizzazioni operanti in ambito europeo e internazionale. Il CdS triennale prevede, anche, la presenza di insegnamenti obbligatori erogati in lingua inglese.
Il percorso formativo è volto, soprattutto, all'acquisizione di competenze multidisciplinari e fornisce gli strumenti storico-istituzionali, socio-politici, economico-giuridici e linguistici per interpretare e gestire sistemi organizzativi complessi nel settore della politica e dell'economia globalizzata. Il CdS vuole, anche, stimolare gli studenti a sviluppare una profonda conoscenza dei sistemi di sicurezza pubblica e delle azioni di contrasto nei confronti delle organizzazioni criminali a livello internazionale.
I laureati matureranno la loro formazione, in coerenza con i possibili sbocchi professionali, attraverso l'acquisizione delle conoscenze di base risultanti dallo studio di discipline qualificanti dei settori propri dell'area interdisciplinare, che faranno acquisire capacità di programmare e realizzare strategie operative anche di relativa complessità. Un opportuno rafforzamento con attività formative caratterizzanti scelte tra quelle afferenti a tutte le aree della classe di laurea, consentirà ai laureati di maturare la necessaria padronanza di metodo nella ricerca empirica per inserirsi utilmente in organizzazioni di ricerca o di progettazione a carattere europeo e internazionale o in istituzioni e imprese che intrattengono rapporti con l'estero.
Le competenze acquisite consentiranno di operare anche presso ambasciate, consolati e istituti di cultura, negli uffici degli enti locali che curano i rapporti con l'Unione Europea come anche in organizzazioni non governative che si occupano di cooperazione allo sviluppo e ancora in centri di studi specializzati nelle analisi sull'Europa e sui Paesi extraeuropei.
Nel percorso formativo in particolare si ritiene fondamentale l'insegnamento delle lingue straniere prevedendo la possibilità per gli studenti di sostenere l'esame di tre lingue straniere europee (una obbligatoria e due a scelta) e prevedendo due cicli di esercitazioni di lingua per un congruo numero di CFU. Ciò al fine di preparare gli studenti a proseguire gli studi in una laurea magistrale proiettata verso la formazione alle professioni internazionali, ma anche essere in grado, già dal conseguimento della laurea triennale, di partecipare a concorsi nelle ONG e nell'Unione Europea dove tale formazione è requisito fondamentale. Per gli studenti stranieri che eventualmente frequentano il percorso formativo saranno anche forniti, in maniera facoltativa, dei corsi per facilitare l'acquisizione della conoscenza della lingua italiana.
La preparazione sarà fornita, oltre che con le tradizionali attività frontali, anche mediante la frequenza di seminari specialistici, attività di stage e di simulazioni operative, con verifiche anche in itinere. Nonché con attività di tipo seminariale.
Obiettivo rilevante del corso è dotare i laureati attraverso un approccio interdisciplinare della necessaria capacità di adattarsi a contesti professionali in continua trasformazione mettendoli in condizione di operare non in termini di giustapposizione pubblico/privato, mercato/istituzioni, economia/diritto, ma secondo un approccio sistemico in cui tutte le implicazioni sono fondamentali per cogliere la complessità degli scenari politici internazionali.
Il corso è articolato in tre anni, l'attività didattica è suddivisa in semestri ed organizzata in moduli didattici con la possibilità di sostenere prove in itinere definite durante l'attività didattica, infine, sono previsti esami di profitto.

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

I laureati del Corso di Studio attraverso il progressivo approccio ai testi di riferimento delle scienze politiche e internazionalistiche, matureranno le abilità necessarie per assimilare in maniera adeguata la storia dei paesi europei, le dottrine, le istituzioni e le politiche dell'UE, le relazioni internazionali e i processi di globalizzazione della società odierna.
Progressivamente entreranno in possesso delle principali competenze multidisciplinari, atte a consentire loro di comprendere i contesti europei e internazionali e di programmare e realizzare anche strategie complesse.
Acquisiranno le conoscenze metodologiche, culturali e professionali, giovandosi di un percorso d'impianto interdisciplinare opportunamente scandito. Tali conoscenze saranno idonee a valutare e gestire le criticità delle società moderne nei contesti internazionali e di globalizzazione. Dovranno conseguire idonea conoscenza di almeno una delle lingue straniere europee (inglese, francese, tedesco, spagnolo), nonché possedere la capacità di analizzare i sistemi politici internazionali in chiave comparata, comprendendone le peculiarità.
Gli obiettivi formativi individuati saranno conseguiti principalmente attraverso: lezioni frontali, supportate da schede didattiche e da supporti multimediali, strutturate in modo da valorizzare il contributo all'apprendimento rappresentato dal coinvolgimento attivo degli allievi attraverso la discussione e gli spazi riservati a richieste di approfondimento; seminari e workshop su specifici temi trattati in collaborazione con esperti, opinion leaders, rappresentanti istituzionali e aziendali finalizzati a favorire la conoscenza delle realtà amministrative; laboratori didattici finalizzati anche a stimolare le capacità di analisi e trattazione dei testi; attività di tirocinio presso strutture accreditate pubbliche e private.
Le abilità maturate e la capacità di comprensione raggiunta saranno accertate sia in itinere sia a conclusione delle singole attività curriculari, anche mediante la partecipazione ad attività seminariali e attraverso la redazione di rapporti che potranno anche essere il risultato di attività di tirocinio o stage.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

I laureati del Corso saranno in grado di conoscere gli strumenti politici e giuridici nazionali, europei e internazionali e il modus operandi delle maggiori istituzioni internazionali, in particolare delle Nazioni Unite, e acquisiranno una conoscenza approfondita delle dinamiche dell'Unione Europea sia dal punto di vista istituzionale, sia sul versante delle politiche europee connesse. L'introduzione progressiva alle metodologie di analisi delle scienze politiche, storiche, sociali, economiche, giuridiche e internazionalistiche consentirà ai laureati di conseguire le competenze necessarie a comprendere gli ordinamenti statali e regionali, l'ambito internazionale ed europeo e ad applicare dette conoscenze nel proprio contesto lavorativo di riferimento.
Più precisamente le conoscenze multidisciplinari acquisite nel triennio permetteranno agli studenti di analizzare le dinamiche nazionali e internazionali delle società contemporanee e di conoscere strategie complesse in ordine alla soluzione di problematiche economico-sociali, giuridico-diplomatiche e dello sviluppo politico locale e globale.
Le conoscenze del metodo di base e operative necessarie per raccogliere e interpretare le informazioni e i dati richiesti dalle attività di consulenza e professionali proprie dei contesti internazionali, conferiranno altresì ai laureati i requisiti necessari per intraprendere la formazione magistrale nelle scienze delle relazioni internazionali e negli studi europei.
I laureati in Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali possedendo idonea conoscenza delle lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnola) saranno in grado di inserirsi nel mercato del lavoro europeo.
Il laureato in scienze politiche e delle relazioni internazionali deve, pertanto, essere in grado:
- di mostrare capacità di comprensione e abilità nel risolvere temi e problemi nuovi, inseriti in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi ai diversi settori scientifico-disciplinari che hanno caratterizzato il percorso formativo.
- di analizzare le fattispecie amministrative europee e internazionali, nella loro complessità, di interpretarle correttamente e di trarre dalle loro conoscenze i necessari input per giungere ad individuare interventi e soluzioni efficaci.
- di saper riconoscere e investigare problemi complessi e analizzare processi decisionali molto articolati.
- di comprendere e valutare gli assetti politici e istituzionali, nazionali e internazionali, nelle loro trasformazioni.
- di comprendere e analizzare i nuovi contesti di lavoro in un'economia globalizzata.
- di promuovere attività di progettazione e gestione delle risorse umane nell'ambito delle organizzazioni internazionali.
Gli obiettivi formativi individuati saranno conseguiti principalmente attraverso: lezioni frontali, supportate da schede didattiche e da supporti multimediali in modo da valorizzare il contributo all'apprendimento mediante la discussione e il coinvolgimento attivo degli allievi e stimolare l'apertura di spazi di approfondimento; seminari workshop su specifici temi trattati in collaborazione con esperti e rappresentanti istituzionali e del mondo delle professioni; attività di tirocinio presso strutture accreditate pubbliche e private.

III - Autonomia di giudizio

Al termine del corso, giovandosi delle conoscenze acquisite in relazione a più discipline di carattere storico, giuridico, politologico, economico e sociologico, i laureati avranno progressivamente maturato le abilità richieste per raccogliere e analizzare i dati con autonomia di giudizio nonché la capacità di interpretare le varie realtà politiche e sociali, anche di contesti politici in trasformazione o caratterizzati da avanzata globalizzazione: essi saranno in grado di sviluppare attività di valutazione e di realizzare progetti d'ambito o d'impresa nei settori del profit e del non profit, con particolare attenzione alla cooperazione internazionale negli ambiti della solidarietà, dello sviluppo e della formazione; di svolgere funzioni di responsabilità nell'ambito di organizzazioni comunitarie e internazionali.
Per le modalità didattiche e gli strumenti di apprendimento, come anche per la verifica degli obiettivi conseguiti, pur nella rispettiva specificità, si farà ricorso ai medesimi strumenti e similari modalità previste nei precedenti indicatori.



IV - Abilità comunicative

I laureati, rafforzata la loro capacità di comunicare correttamente e con chiarezza, in forma sia scritta sia orale, acquisiranno le necessarie competenze per sintetizzare efficacemente i risultati delle analisi sviluppate e per comunicare le conoscenze acquisite a interlocutori diversi, sia professionali sia istituzionali, come anche a un pubblico generico o ai componenti di un'equipe di lavoro o agli utenti di servizi cui attendono.
Per favorire lo sviluppo di tali abilità tutte le metodologie già indicate (lezioni frontali, seminari, workshop, laboratori linguistici, tirocini) potranno essere utilizzate in quanto idonee all'obiettivo formativo da conseguire.
La verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento relativi alle abilità comunicative si concretizzerà in particolare mediante valutazioni operate in occasione della discussione dei progetti di ricerca, dei colloqui in itinere, della discussione dei risultati dei tirocini, degli interventi seminariali.
Per le finalità previste dallo specifico corso di studi le abilità comunicative, da maturare anche attraverso la conoscenza di lingue straniere, risultano fondamentali anche ai fini del rilevamento dei bisogni e delle esigenze dei vari contesti e per instaurare con gli interlocutori una relazione proficua finalizzata alla progettazione e alle gestione di attività a connotazione internazionale.
Il miglioramento delle abilità comunicative sarà perseguito anche incoraggiando la partecipazione a progetti di mobilità internazionale, attività di stage all'estero e visite di istruzione presso organismi internazionali.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO, INGLESE

V - Capacità di apprendimento

I laureati, progressivamente e grazie allo studio sia teorico che applicato di discipline di riferimento culturale per lo specifico settore, matureranno le abilità necessarie per individuare in modo autonomo gli strumenti di approfondimento, ampliamento e aggiornamento delle proprie conoscenze su tematiche generali e specifiche relative all'ambito delle conoscenze europee e internazionalistiche, in generale, e allo specifico ambito di analisi prescelto, anche nella prospettiva di un successivo approfondimento a livello di una laurea magistrale in relazioni internazionali, cooperazione allo sviluppo o studi europei.
Per lo sviluppo di tali abilità si utilizzeranno gli strumenti didattici e di verifica già indicati ed in particolare si farà uso degli strumenti di laboratorio e bibliografici.
La verifica circa il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà fatta utilizzando valutazioni delle discussioni sugli elaborati di ricerca e sulle fonti, con particolare attenzione alla verifica della capacità di evidenziare ulteriori spunti di analisi e, globalmente, in occasione della prova finale.
La capacità di apprendimento sarà affinata anche utilizzando forme di tirocinio guidato presso strutture interessate alle politiche dell'Unione Europea, imprese attive nell'ambito delle relazioni internazionali e organizzazioni e/o associazioni operanti nella cooperazione allo sviluppo.
In definitiva, il laureato acquisirà padronanza dei percorsi di ricerca e degli strumenti di aggiornamento anche nella prospettiva di un possibile approfondimento intraprendendo il percorso di un successivo Corso di laurea magistrale.

Competenze associate alla funzione.

Tecnico in organizzazioni e istituzioni nazionali, europee e internazionali
Il conseguimento del titolo triennale permette di partecipare ai concorsi pubblici che richiedano una figura professionale qualificata, in particolare nell'ambito europeo e internazionale; inoltre, secondo le procedure di selezione pubblica o tramite l'affidamento di incarichi, consente di lavorare presso le ambasciate, i consolati, gli istituti di cultura, gli uffici delle regioni e degli enti locali preposti ai bandi e ai progetti europei e, infine, in centri di studi specializzati nelle analisi delle relazioni politiche internazionali.

Funzione in contesto di lavoro.

Tecnico in organizzazioni e istituzioni nazionali, europee e internazionali
La formazione ricevuta dallo studente durante il percorso triennale di studi gli consente, una volta conseguito il titolo di primo livello, di potersi inserire nel mondo del lavoro con incarichi proporzionati alla sua preparazione, sia nelle amministrazioni pubbliche, centrali e periferiche, sia in quelle private, data la crescente importanza che assumono le relazioni internazionali anche nell'ambito delle imprese di piccole e medie dimensioni. Le conoscenze acquisite consentono al laureato in Scienze politiche e delle Relazioni Internazionali una grande flessibilità nella scelta dei vari sbocchi lavorativi, i quali richiedono una formazione multidisciplinare e una conoscenza specifica nel settore internazionale. Nel contesto politico, economico e sociale contemporaneo, il laureato della classe L-36 può trovare impiego, per fare alcuni esempi, negli sportelli di consulenza internazionale o quale consulente nelle attività di progetti finanziati dall'Unione Europea, o ancora nelle imprese che operano nel terzo settore. Le conoscenze acquisite preparano alla partecipazione ai concorsi per le istituzioni comunitarie e internazionali o ai bandi delle ONG che si occupano di cooperazione allo sviluppo.
I laureati del corso, acquisendo le necessarie competenze metodologiche, professionali e culturali fornite dagli insegnamenti giuridico-internazionalistici, storico-politici e socio-economici, in maniera specifica, potranno svolgere attività professionali in imprese nazionali, europee e internazionali nonché in organizzazioni governative, non governative e del terzo settore, come i centri per la gestione del fenomeno migratorio, anche operanti nella cooperazione allo sviluppo e alla pace.